Circa ventidue
anni orsono nacque, nella potente città di Zhentil Keep nel Reame
del Mare della Luna nel mondo chiamato Faerûn, il diciassette del
mese di Eleint, in comune della Luna Nera, un piccolo bimbo la cui vita
sarebbe stata guidata dalla sete di potere e di conoscere, dalla voglia
di scoprire e di lottare, dalla voglia di essere il numero uno.
Fin da
piccolo imparò a difendersi con i pugni, nelle strade di Zhentil
Keep la vita non era semplice, soprattutto, per chi come lui non aveva
molto ed apparteneva ad una famiglia povera; dalla sua parte fortunatamente
aveva la prestanza fisica, era alto e robusto più di molti ragazzi
della sua età.
Quando
raggiunse i sedici anni e fu libero di decidere cosa fare della sua vita,
decise di arruolarsi nell’esercito regolare di Zhentil Keep sperando di
guadagnare un buon stipendio e magari di andare a fare qualche guerra,
egli adorava le battaglie e lo spargimento di sangue.
Purtroppo
venne assegnato alle guardie della città e non alle truppe utilizzate
dalla Rete Nera degli Zenthiani di cui egli stimava molto gli appartenenti
ed in particolare i loro capi carismatici, Lord Manshoon, Sememmon e Fzoul
Chembryl del quale condivideva anche il culto religioso, quello di Iyachtu
Xvim.
Gli Zenthiani
avevano quel qualcosa di misterioso e maligno che lo attirava molto, l’essere
insidiosi e pericolosi come il più velenoso dei serpenti utilizzare
arcane formule magiche per dominare le genti, uccidere senza pietà
e senza rimorsi di coscienza solo per raggiungere i propri scopi.
Egli avrebbe
voluto in ogni modo riuscire ad entrare a far parte della Rete Nera ma
questo gli venne sempre negato; chiese persino a Lord Orgauth di Zhentil
Keep, ex comandante delle truppe della città ritiratosi e diventato
Lord dopo la morte del padre e del fratello ed esponente minore degli Zenthiani,
di lavorare per lui per poi riuscire ad entrare nelle fila della Rete Nera
ma non ci fu niente da fare.
Dopo qualche
tempo, i suoi superiori decisero di trasferirlo sulle Montagne Dorso del
Drago nella Cittadella del Corvo, sul confine con le Terre Fredde.
Passò
così sotto il comando di Kandar Milinar comandante in capo della
Cittadella del Corvo, e di tanto in tanto riuscì anche a vedere
Lord Manshoon uno dei tre uomini più importanti della Rete Nera,
in quanto aveva nella Cittadella la sua dimora.
Averlo
trasferito fu l’ultimo grande affronto, infatti, nella Cittadella del Corvo
venivano generalmente inviati coloro che volevano essere puniti dagli Zenthiani.
Così,
la sua stima si tramutò in odio giurò di diventare tanto
potente da poter prendere il sopravvento persino sui maggiori esponenti
della Rete Nera; abbandonò l’esercito e cominciò a viaggiare
per migliorare le sue capacità cercando di apprendere qualcosa che
gli altri non sapessero.
Un giorno
di circa quattro anni fa, quando egli era diciottenne, mentre si trovava
nella città marina di Waterdeep vide una nave battente una strana
bandiera, un grande drago rosso in campo nero, anche l’imbarcazione era
strana sembrava essere una di quelle navi orientali chiamate pagode; così,
decise di salire clandestinamente su quel mercantile per raggiungere l’estremo
oriente, luogo sconosciuto e misterioso del quale molti avevano solo sentito
parlare.
Giunse
nella città di Kara-Tur, terra dominata dai nobili Samurai che combattevano
fra di loro per il predominio sui territori tra sette di Ninja e di Wu-jen.
Vagando
per queste terre entrò in contatto con una setta di ladri chiamata
i Draghi Rossi alla quale si associò e della quale porta ancora
adesso l’indelebile simbolo, un Drago Rosso tatuato che partendo dalla
testa arriva a coprirgli quasi interamente la schiena.
Dopo l’iniziazione
gli vennero donate due armi uniche, simbolo della potenza dei Draghi Rossi,
due Katana forgiate in metallo nero con le else in osso intarsiato la cui
parte finale andava a formare la testa di un Drago.
Grazie
ad essi si specializzò nell’uso della spada dei Samurai, la Katana;
inoltre, imparò ad utilizzare gli Artigli di Drago, lame di acciaio
nero montate sulla parte superiore di un paio di guanti, chiamati comunemente
cestus.
Rimase
associato ai Draghi Rossi per circa un anno, poi una notte, lo Shogun Kazamui
decise di attaccare ed eliminare gli appartenenti alla setta inviando i
suoi Samurai per compiere lo sterminio; Koren combatté strenuamente
ma le forze nemiche erano troppo superiori, quindi quasi in fin di vita
fuggì dal covo delle setta.
Venne recuperato,
moribondo, sulle rive di un fiume da un certo Tai-jan, un Monaco Guerriero,
che lo portò nel suo monastero per prestargli cura.
Tra i due
si instaurò una forte amicizia tale da far decidere a Koren di aiutare
Tai-jan nel monastero in cambio della sua ospitalità.
Qui apprese,
grazie agli insegnamenti del Monaco, l’uso delle arti marziali nelle quali
divenne un Maestro.
Restò
a Kara-Tur per ben due lunghi anni, poi, sentì il richiamo della
terra natia, il Mare della Luna, che lo indusse a tornare.
Una volta
sbarcato a Waterdeep partì alla volta del Mare della Luna ma, a
causa dei suoi trascorsi, non tornò a Zhentil Keep sua città
natale bensì si diresse a Hillsfar, una delle tre città
più importanti del Reame.
In questa
ridente città conobbe l’amore; una donna di nome Kibda con la quale
iniziò una relazione.
Kibda era
una potente maga di Hillsfar che lo iniziò alla Magia e allo studio
dell’Arcano
Da lei
apprese a leggere e scrivere, imparò la lingua antica dei Forgotten
Realms della quale porta due rune incise sulle mani "Bairemuth" e
"Ingolth" che significano "Morte" e "Sole".
"Bairemuth"
è la runa della fine, delle tombe e dei tumuli, della morte. É
anche la runa del riposo e del sonno. Indica generalmente la presenza di
non morti. É usata per costruire simboli di morte o di sonno.
"Ingolth"
è il simbolo del fuoco divino, in contrapposizione con "Laebos",
simbolo del fuoco naturale o extraplanare. Rappresenta la luminosità,
come la luce del sole o quella della luna piena. É spesso invocata
a rappresentare la punizione divina.
Kibda era
una donna ed una maga fantastica adorava il male in ogni sua manifestazione,
anche se, era leale in modo incredibile; erano fatti l’uno per l’altra.
Anche se
lei era una specialista Necromante egli preferiva abbracciare la magia
in ogni sua forma, senza specializzarsi in una scuola specifica.
Come mago
imparò ad utilizzare come arma il bastone e vi posso assicurare
che lo usava molto bene, gli anni passati a fare il soldato e a lavorare
per una setta di ladri gli avevano insegnato a combattere molto bene, inoltre
la sua enorme forza gli era di grande aiuto.
In quegli
anni scoprì anche un suo talento naturale e lo migliorò,
infatti, egli era ambidestro.
Durante
la sua permanenza presso la città di Hillsfar, Koren Moon, venne
soprannominato "Dark Blade" a causa delle sue scure lame che utilizzava
per eliminare le persone che gli arrecavano fastidio.
Era fiero,
sicuro di sé e sospettoso, un po’ come tutti gli abitanti di Zhentil
Keep; non amava parlare di se ne delle sue avventure e l’unica persona
con la quale si era confidato era appunto la sua donna Kibda che di lui
sapeva veramente tutto anche i segreti più reconditi.
Più
imparava e più voleva imparare, nella sua mente vedeva sempre più
vicina la possibilità di vendicarsi di coloro che non lo avevano
voluto; egli conosceva cose che in poche nelle sue terre conoscevano, la
lingua antica, la lingua dell’estremo oriente, le arti marziali e l’uso
di armi orientali.
Durante
i suoi studi e le sue letture, approfondì molto la conoscenza di
quelle potenti e magiche creature conosciute come Draghi, inoltre, scoprì
anche
dell’esistenza di una setta segreta chiamata il Culto del Drago.
Questa
è un’organizzazione semi-religiosa, che venne fondata dal potente
stregone Sammaster morto ormai da molto tempo, i cui appartenenti, maghi,
sacerdoti e guerrieri venerano ogni tipo di drago, soprattutto di allineamento
Malvagio.
Due cose
di questa misteriosa e segreta setta lo attiravano molto e lo spingevano
a saperne di più su di loro, i loro spostamenti, i loro covi e i
loro scopi.
La prima
era il potere, che veniva tramandato dai membri anziani chiamati Custodi
del Tesoro Segreto, di creare i dracolich.
La seconda
era un oggetto magico, posseduto da tutti gli appartenenti alla setta,
che veniva chiamato l’Anello del Drago e che pareva avere poteri che influenzavano
i Draghi.
Giorno
dopo giorno cresceva in lui la voglia di conoscere meglio i Draghi, i segreti
della setta del Culto del Drago e tutte le persone collegate in qualche
modo con quelle creature, per poter entrare in possesso delle loro conoscenze.
La fame
di sapere, così lo spinse a decidere di abbandonare Hillsfar, pur
rimanendo legato a Kibda, per viaggiare nuovamente alla ricerca di
qualcosa che non fosse di nessuno, qualcosa nascosto chissà dove
che potesse dargli il Potere.
Partì
in direzione nord verso il Reame conosciuto come le Terre Fredde per poi
attraversare il Reame di Anauroch e raggiungere il Selvaggio Nord.
Sia nelle
Terre Fredde che nel Nord vi era la più alta concentrazione di Draghi
di tutti i Forgotten Realms e il Culto del Drago aveva, qui, il maggior
numero di adepti e maggior influenza.
Durante
questi viaggi venne a conoscenza di varie storie che giravano in torno
ai Draghi ed ai loro usi.
Apprese
dei due disastrosi e misteriosi eventi chiamati il volo dei draghi e la
furia dei draghi; venne anche a conoscenza del codice d’onore dei Draghi
(scritto in draghesco antico) e dei duelli in cui non causavano la morte
dell’avversario ma solo la sua sottomissione.
Inoltre
sentì parlare della Venerabile Drago chiamata Mistinarperadnacles
o più comunemente Mist e della sua storia.
Ella, Drago
Rosso di immensa intelligenza e cultura, amante dell’arte e della musica,
perì nello scontro con l’Avatar del dio Moander sulle mura della
città di Westgate per onorare la sua promessa data, dopo la sconfitta
in duello, al Paladino Dragonbait.
Duranti
tutti questi anni in cui viaggiò conobbe genti di tutte le razze
e di molti Reami, nani, elfi, gnomi, halfing, goblin, orchi e molti altri
ancora, dei quali cercava di capire gli usi e gli atteggiamenti.
La razza
con la quale instaurò i migliori rapporti, e che lui ammirava maggiormente,
era senz’altro quella degli elfi ed in particolare la sottorazza chiamata
Drow gli elfi oscuri; degli elfi apprezzava saggezza, intelligenza ed il
fatto che fossero creature magiche.
Qualche
giorno fa ebbe inizio la nostra storia quando Koren, di ritorno dal Nord,
casualmente capitò nei territori delle Valli e più precisamente
nella città di Dagger Falls capitale della valle chiamata
Daggerdale.
Nonostante
Koren non amasse particolarmente questo Reame, a causa della rivalità
con la sua terra natia il Mare della Luna, vi si fermò per cercare
qualche possibile avventura, questa infatti era una buona zona per gli
avventurieri.
Arrivò
in questa città poco dopo una rivoluzione, che fece cadere il temporaneo
governo Zenthiano ristabilendo al potere il legittimo governante, Randal
Morn.
Qui si
stabilizzò nella locanda del "Red Rock" molto accogliente anche
se mal frequentata, infatti, era il luogo di ritrovo preferito dei Cavalieri
Liberi le forze di Randal Morn.
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